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      Ciliegie – 500g

       2.50

      Le ciliegie sono tra i frutti più amati dagli italiani, dal colore rosso e dal sapore dolciastro, ne esistono diverse varietà. Sono ricche di nutrienti e benefici per la salute.

      Presentano una valida quantità di vitamina C e A, entrambe antiossidanti, antinvecchiamento e alleate della bellezza della pelle, ma anche di vitamina B e PP, oltre che essere piene di sali minerali, quali potassio, calcio, ferro, fosforomagnesio e sodio.

      Grazie alla presenza dei flavonoidi, questi frutti estivi sono un alimento altamente antiossidante, quindi utili alla prevenzione delle malattie tumorali, dell’ipertensione, dei disturbi cardiaci e cardiovascolari poiché abbassa il colesterolo.

      Gli antociani in particolare sono anche antidolorifici naturali e antinfiammatori efficaci soprattutto nei confronti dell’artrite.

      Contribuiscono a contrastare l’ipertensione. Importante poi è il contenuto di melatonina, utile per regolare il ritmo sonno-veglia.

      Non meno importanti sono le virtù depurative e diuretiche che sono racchiuse nel frutto, ma soprattutto nel peduncolo. Pensate che anche quest’ultimo si può utilizzare per preparare un decotto detox.

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      Uovo di Pasqua Artigianale

       8.00

      Uova Artigianali. Prodotte nel Carcere di Padova in collaborazione con la Pasticceria Giotto, da gustare nella variante fondente oppure al latte.

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      Asparagi – 500g

       3.00

      Gli asparagi sono ortaggi primaverili teneri e succulenti, estremamente ricchi di proprietà benefiche. Essi rappresentano una varietà perenne, la cui coltivazione in Europa ebbe inizio oltre mille anni fa.

      Gli asparagi sono uno scrigno di nutrienti benefici, tra i quali possiamo trovare fibre vegetali, acido folico e vitamine, con particolare riferimento alla vitamina A, alla vitamina C ed alla vitamina E. Presentano inoltre un interessante contenuto di sali minerali, tra i quali è bene evidenziare il cromo, un minerale che permette di migliorare la capacità dell’insulina di trasportare il glucosio dal flusso sanguigno verso le cellule del nostro organismo.

      A tale proposito, studi recenti hanno indicato gli asparagi tra gli elementi indicati per il consumo alimentare al fine di attuare una prevenzione del diabete di tipo 2 che inizi proprio dalla tavola. I principi attivi contenuti negli asparagi tramite esperimenti di laboratorio si sono rivelati in grado di agire favorendo la produzione di insulina e diminuendo i livelli di glucosio nel sangue.

      Gli asparagi, così come l’avocado, i cavoli ed i cavolini di Bruxelles, risultano essere particolarmente ricchi di una sostanza denominata glutatione, utile a favorire la depurazione dell’organismo, migliorando la sua capacità di liberarsi di sostanze dannose e componenti cancerogeni, oltre che dei radicali liberi.

      È per tale motivo che il consumo di asparagi potrebbe essere giudicato utile nella prevenzione di alcune forme di cancro, con riferimento soprattutto al cancro alle ossa, al seno, al colon, alla laringe ed ai polmoni. Gli asparagi sono inoltre ricchi di antiossidanti, una caratteristica che li rende tra i vegetali maggiormente utili a contrastare i segni dell’invecchiamento. Secondo alcuni studi preliminari, gli asparagi potrebbero essere utili per rallentare il processo di avanzamento dell’età biologica.

      Un’altra proprietà benefica attribuita agli asparagi riguarda la loro potenziale capacità di aiutare il nostro cervello a contrastare il declino cognitivo.

      Inoltre, gli asparagi contengono elevati livelli di un amminoacido denominato asparagina, che costituisce un diuretico naturale, permettendo in questo modo all’organismo di espellere il sodio in eccesso.

      Gli asparagi presentano un elevato contenuto di potassio, un sale minerale prezioso per la regolazione della pressione sanguigna e per il funzionamento dei muscoli, compreso il cuore.

      Insieme ai topinambur, gli asparagi sono considerati particolarmente benefici per il nostro apparato digerente per via del loro contenuto di inulina, una tipologia di carboidrato che giunge intatto all’intestino e che rappresenta una fonte ideale di nutrimento per la flora batterica, con particolare riferimento ai lactobacilli. Oltre a supportare la digestione, gli asparagi sono considerati alla stregua di un vero e proprio antinfiammatorio naturale.

      Ricapitolando gli asparagi sono:

      • Ricchi di vitamine
      • Ricchi di Sali minerali
      • Ricchi di fibre
      • Depurano l’organismo e sono diuretici
      • Prevengono il diabete tipo 2
      • Sono antiossidanti
      • Prevengono alcune forme di cancro
      • Contribuiscono al buon funzionamento del sistema nervoso
      • Prevengono patologie cardiocircolatorie
      • Sono antinfiammatori naturali
      • Aiutano la digestione e migliorano le funzioni intestinali

       

      Gli asparagi sono in gran parti composti da acqua ma offrono anche un certo quantitativo di carboidrati, proteine e fibre (sostanze utili al benessere intestinale). Sono un cibo a contenuto nullo di grassi e, come abbiamo già visto, contengono anche diverse vitamine e sali minerali benefici per il nostro organismo. La seguente tabella fa riferimento alla composizione di asparagi di campo bolliti.

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      Mandarini

       1.50

      Per mandarino si intende sia l’albero appartenente alla famiglia delle Rutaceae, Sottofamiglia Aurantioideae, Genere Citrus, Specie reticulata (nomenclatura binomiale Citrus reticulata), sia il frutto che esso produce (esperidio).

      Il mandarino è un vero e proprio agrume, al pari di: cedropomelomandarancio (clementina, tangerino ecc.), pompelmo, arancio e limone. Al pari di cedro e pomelo, il mandarino è considerato una specie “pura”, mentre tutti gli altri agrumi sono frutto di vari incroci botanici.

      Il mandarino è un frutto ricco di acqua, sali mineralizuccheri semplici e vitamine. Si presta moltissimo alla dieta dello sportivo e, tra le sue varie proprietà, costituisce un’ottima fonte di acido ascorbico (vit. C).

      L’apporto energetico è notevole (se paragonato ad altri prodotti della stessa categoria) ed apportato quasi totalmente da fruttosio; questa caratteristica impone di consumare il mandarino in porzioni minori rispetto ad altri frutti come meleperearanceclementinekiwi ecc, ma più o meno le stesse riferite ad uvakaki e fichi. Il carico glicemico di buona entità e l’apporto calorico tutt’altro che trascurabile fanno del mandarino un frutto da consumare con moderazione, soprattutto in caso di diabete mellito tipo 2 e sovrappeso.

      Il mandarino contiene buone quantità di fibra alimentare delle quali una frazione più che rilevante di componenti solubili, utili nella prevenzione e nella moderazione della stipsi.

      Per quel che concerne i sali minerali, il mandarino è ricco di potassio, mentre in merito alle vitamine spicca l’idrosolubile C, ovvero l’acido ascorbico.

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      Agretti (fascetto)

       2.00

      Agrettibarba di frate, barba di cappuccino, barba di Negus o roscani: dietro tanti nomi c’è lo stesso ortaggio, protagonista delle cucine locali nonostante la sua semplicità. Infatti, gli agretti altro non sono se non una pianta erbacea con foglioline sottili e molto allungate.

      Il vero nome degli agretti è salsola soda: dietro questo nome si nasconde una pianta appartenente alla famiglia Chenopodiaceae. Ma le tradizioni popolari hanno assegnato agli agretti molti nomi, variabili a seconda delle tradizioni: in Umbria sono noti anche come riscoli o arescani, in Romagna si chiamano lischi e nelle Marche vengono definiti rospici. In tutto il resto del Paese, a causa della loro forma allungata, gli agretti sono noti anche come barba di frate, barba del Negus e senape dei monaci. Il termine più comune per definire questa pianta – agretti per l’appunto – deriva dal suo sapore acre, acidulo.

      La pianta di agretti ha piccole dimensioni, si presenta come un cespuglio e non supera i 70 centimetri. Ha un ciclo di vita annuale ed è una pianta costituita da foglie e fusto succulenti e commestibili, tendenti al rosso. La si trova solitamente in primavera. La salsola soda è una pianta alofita, quindi capace di adattarsi a terreni marini: per questo è ricca di sali minerali, cresce di solito in zone costiere ed è diffusa nel bacino del Mediterraneo. È resistente agli attacchi dei parassiti e quindi si presta molto bene alle coltivazioni domestiche e biologiche, quindi prive di pesticidi.

      Gli agretti hanno molteplici usi in cucina, dove si usano le piante giovani, soprattutto i germogli. In passato la pianta veniva usata come importante fonte di soda, estratta dalle sue ceneri dopo aver bruciato la pianta. Questo materiale veniva usato per produrre il vetro nelle vetrerie di Murano, ma anche per fare il sapone. Gli agretti sono originari del continente euroasiatico e del Nord Africa. È diffusa in Italia, in particolare in Sicilia. Importata negli Stati Uniti, qui è presto diventata una specie invasiva, soprattutto sulle coste saline della California.

      Gli agretti sono anche la verdura dello Shabbat. Infatti, nella tradizione culinaria della comunità ebraica romana, gli agretti sono uno dei piatti principali serviti per lo Shabbat, la festa del riposo che viene osservata ogni sabato, durante il periodo della primavera. Anche se non è un alimento parte della tradizione Kasher, l’uso della barba di frate nelle cucine del ghetto risale ormai a tempi antichissimi.

      Gli agretti sono prima di tutto ricchissimi di acqua: mangiarli significa prendersi cura dell’idratazione del proprio corpo. In più, hanno una forte azione depurativa, dato che questo vegetale stimola la diuresi. Inoltre, gli agretti sono molto ricchi di vitamina A (quindi con forti proprietà antiage), B e C, contengono sali minerali, tra cui potassio, calcio, magnesio e ferro.

      In più, sono molto ricchi di fibre insolubili e per questo stimolano le funzioni intestinali, fungendo da blando lassativo. Si tratta di un alimento consigliato per le diete dei diabetici e per chi soffre di colesterolo alto. Inoltre, è un valido aiuto per contrastare allergie cutanee ed eczemi, frequenti soprattutto in primavera. Per sfruttarne al meglio i benefici, gli esperti consigliano di consumarli almeno una volta al giorno per un mese per un perfetto detox primaverile. Questa pianta ha un basso contenuto calorico: per 100 grammi di agretti si assumono solo 17 calorie.

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      Pere Coscia medie

       1.00

      Le Pere Coscia sono un frutto estivo molto diffuso nelle regioni centro-meridionali e tipico di Toscana e Sicilia. Questa varietà di pere dalle piccole dimensioni, è caratterizzata da una forma allungata, da un buccia verde molto chiara e da una polpa bianca, dolce, granulosa e profumata. Queste pere dal sapore intenso sono consumate prevalentemente fresche, cotte o abbinate a formaggi e salumi.

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      Cicoria

       3.00

      Oltre ad essere leggera e ricca di vitamine e fibre, la cicoria è considerata un’alleata per depurare l’organismo. Moltissimi sono i minerali che contiene, come il potassio, calcio, fosforo, sodio, magnesio, ma anche zinco, rame, ferro, selenio e manganese.

       

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      Rucola 200g

       1.00

      Questa pianta si trova spontaneamente nei nostri territori e fa parte della tradizione erboristica e dei saperi rurali utili per preparre misticanze di erbe commestibili frequenti un tempo sulle tavole.

      Il ciclo vitale è rapido, infatti, in poche settimane la rucola viene raccolta e mangiata ed è anche possibile coltivarla con soddisfazione sui balconi e sui davanzali delle case. Il periodo di semina è la primavera, con raccolta scalare che prosegue sino all’autunno inoltrato se si tiene cimato l’apice e si raccolgono anche le foglie laterali.

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      Topinambur

       3.00

      Il topinambur (Helianthus tuberosus), noto anche con il nome di rapa tedesca o carciofo di Gerusalemme, è un tubero ricco di benefici tra i quali, ad esempio, il fatto di essere facilmente digeribile, dietetico e adatto ai diabetici. Come tutti gli alimenti di origine vegetale, il topinambur non contiene colesterolo. 100 grammi di topinambur cotto apportano al nostro organismo 2,7 grammi di fibre. Possiamo consumare il topinambur cotto se vogliamo arricchire la nostra dieta di fibre vegetali che contribuiscono al corretto funzionamento dell’intestino. Il topinambur crudo è ricco di potassio. 100 grammi di topinambur crudo contengono infatti 429 mg di potassio e apportano inoltre 4 mg di sodio, 4 mg di vitamina C, 14 mg di calcio, 17 mg di magnesio e piccole quantità di zinco, ferro, rame, selenio, vitamina E, vitamina A e manganese.

      Il consumo del topinambur è indicato soprattutto per arricchire la nostra alimentazione di fibre, antiossidanti, vitamine e sali minerali, con particolare riferimento al topinambur crudo. Il topinambur contiene fibre sia solubili che insolubili. Un adeguato apporto di fibre nella dieta aiuta a ridurre i problemi di stitichezza e favorisce il corretto funzionamento dell’intestino.

      Il topinambur contiene piccole quantità di sostanze antiossidanti, come la vitamina A, la vitamina C e la vitamina E. Queste sostanze, insieme a flavonoidi e carotenoidi, contribuiscono a contrastare l’azione dei radicali liberi e ci proteggono dalle infiammazioni e da forme virali come influenza e raffreddore.

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      Limoni

       2.30

      Il limone è uno dei pochi agrumi a venire utilizzato (succo, polpa e buccia) quasi esclusivamente come ingrediente, per aromatizzare o condire, e raramente senza l’aggiunta di zucchero.

      Ha proprietà nutrizionali interessanti, soprattutto per quanto riguarda il contenuto vitaminico e minerale; l’apporto calorico invece, è pressochè irrisorio, in virtù della modestissima concentrazione di fruttosio.

      Il caratteristico gusto acidulo del limone è imputabile alla massiccia presenza di acidi, soprattutto quello citrico.

      I limoni sono frutti che appartengono al VII gruppo degli alimenti, in quanto ricchissimi di vitamina C (acido ascorbico). Inoltre, i limoni contengono alte concentrazioni d’acqua ed ottimi apporti di sali minerali (potassio) e di antiossidanti in genere (vedi paragrafo precedente).

      La concentrazione nutrizionale dei limoni in molecole energetiche è trascurabile; sia i grassi che le proteine non figurano in quantità degne di nota e gli zuccheri semplici, molecole caloriche tipiche degli altri frutti, nei limoni non costituiscono un substrato di analoga importanza.

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