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Lassativo, diuretico, energizzante e ricco di vitamine, betacarotene e sali minerali come il potassio, il fosforo e il magnesio: il cachi, o kaki, protegge e depura il fegato, uno degli organi più delicati del nostro corpo.
La mela annurca è senza ombra di dubbio la più riconoscibile tra le sue numerosissime sorelle: piccola, di colore rosso brillante, leggermente asimmetrica e con un picciolo corto.
È all’assaggio, però, che viene fugato ogni dubbio circa la sua unicità e straordinarietà.
La Melannurca, altra grafia con cui è noto questo prodotto, si differenzia dalle altre mele per la polpa croccante, gradevolmente acidula e succosa.
Caratteristiche, quelle appena descritte, che la rendono amata da grandi e piccini, palati fini ma anche chef e pasticcieri.
Questa particolare varietà è tutelata con il marchio Igp dell’Unione Europea e, da circa 15 anni, è quindi commercializzata come Melannurca Campana Igp.
La mela annurca è senza ombra di dubbio la più riconoscibile tra le sue numerosissime sorelle: piccola, di colore rosso brillante, leggermente asimmetrica e con un picciolo corto.
È all’assaggio, però, che viene fugato ogni dubbio circa la sua unicità e straordinarietà.
La Melannurca, altra grafia con cui è noto questo prodotto, si differenzia dalle altre mele per la polpa croccante, gradevolmente acidula e succosa.
Caratteristiche, quelle appena descritte, che la rendono amata da grandi e piccini, palati fini ma anche chef e pasticcieri.
Questa particolare varietà è tutelata con il marchio Igp dell’Unione Europea e, da circa 15 anni, è quindi commercializzata come Melannurca Campana Igp.
La mela annurca è senza ombra di dubbio la più riconoscibile tra le sue numerosissime sorelle: piccola, di colore rosso brillante, leggermente asimmetrica e con un picciolo corto.
È all’assaggio, però, che viene fugato ogni dubbio circa la sua unicità e straordinarietà.
La Melannurca, altra grafia con cui è noto questo prodotto, si differenzia dalle altre mele per la polpa croccante, gradevolmente acidula e succosa.
Caratteristiche, quelle appena descritte, che la rendono amata da grandi e piccini, palati fini ma anche chef e pasticcieri.
Questa particolare varietà è tutelata con il marchio Igp dell’Unione Europea e, da circa 15 anni, è quindi commercializzata come Melannurca Campana Igp.
La torzella è uno dei più antichi cavoli al mondo. La sua storia inizia 4000 anni fa nell’area Orientale del bacino del Mediterraneo. Per questo motivo viene chiamata “cavolo greco”, o “torza riccia” in dialetto. Il suo aspetto ricorda quello dei friarielli: presenta foglie carnose, verdi e arricciate. Questo particolare tipo cavolo – ricordiamo che la famiglia delle crucifere conta 390 generi e più di 3000 specie – è noto per le sue importanti proprietà nutrizionali (1 porzione copre il fabbisogno di vitamine A e C di un adulto, il 13% di calcio e un buon apporto di potassio ed enzimi digestivi), mineralizzanti, disinfettanti, antibatteriche, e anticancro (protegge dai tumori intestinali).
Il cavolo nero è una verdura a foglia verde appartenente alla famiglia delle Brassicaceae. Come tutte le varietà coltivate di Brassica oleracea deriva da un antenato selvatico, la B. oleracea var. oleracea, originario di diverse zone costiere che si affacciano sul Mar Mediterraneo e sull’Oceano Atlantico.
A caratterizzare il cavolo nero sono le sue foglie dal colore verde scuro e dall’aspetto arricciato. Non a caso è anche chiamato “cavolo nero crespo”. La pianta, dal fusto eretto, può crescere fino a 1 metro di altezza; le foglie utilizzate sono quelle superiori, insieme ai germogli giovani.
Il cavolo nero è un’ottima fonte di molecole dall’attività antiossidante; al suo interno si nascondono infatti vitamina A, vitamina C e vitamina E. Ma non solo: il kale è anche una fonte di vitamine del gruppo B e di acido folico. Quest’ultimo, importante per la sintesi del Dna e per la produzione dei globuli rossi, è fondamentale durante la gravidanza per il corretto sviluppo del sistema nervoso del bambino.
Anche il suo contenuto in minerali è interessante. In particolare, il cavolo nero è una fonte di calcio (che insieme alla vitamina K presente nel kale – già preziosa per la coagulazione del sangue – aiuta a proteggere le ossa), di zinco (utile per il buon funzionamento delle difese immunitarie) e di ferro (indispensabile per trasportare l’ossigeno nel sangue). I buoni motivi per portare in tavola in cavolo nero vanno però oltre i suoi micronutrienti. Infatti; il kale è anche una fonte di kaempferolo, quercetina e isoramnetina, molecole appartenenti alla classe dei flavonoidi. I primi due sono conosciuti come potenti antiossidanti; entrambi sono considerati alleati contro problemi cardiovascolari e tumori.
L’isoramnetina è invece un vasodilatatore; per questo si pensa che possa a sua volta contribuire a proteggere l’apparato cardiovascolare. Infine, a tutti e tre questi flavonoidi sono state associate proprietà antinfiammatorie.
Altri composti degni di nota che si possono assumere mangiando il cavolo nero sono i glucosinolati, molecole cui sono state associate proprietà antitumorali. Non tutte le varietà ne sono però ugualmente ricche. Infine, non bisogna dimenticare che il cavolo nero è anche una fonte di quantità significative di fibre, note alleate della salute. Per tutti questi motivi includere il cavolo nero nella propria alimentazione aiuta a migliorarne la qualità dal punto di vista nutrizionale.
Il cavolo nero, meglio conosciuto come cavolo toscano, è una varietà di cavolo che in Italia viene coltivato principalmente nelle regioni centrali, in particolare in Toscana, dove è l’ingrediente principale di zuppe e minestroni. È una verdura invernale.
La castagna è un alimento di elevata qualità grazie, soprattutto, all’alta percentuale di amidi abbinata ad un discreto contenuto di grassi, proteine, sali minerali (soprattutto potassio, fosforo, zolfo, magnesio, calcio, ferro) e vitamine (C, B1, B2 e […]
La melagrana è il frutto del melograno. Di forma sferica, con la buccia di colore rosso brillante, ne si consumano solo i semi, chicchi interni (arilli), dal sapore acidulo e ricco di tannino. La melagrana è un […]
Presenta una peculiare forma oblunga e a campana. La sua buccia è liscia, sottile, e tendenzialmente di colore giallo-arancio. La polpa è compatta, ha semi piuttosto piccoli
Zucca di forma tondeggiante, costoluta, con buccia spessa di colore arancio con incisioni verdi a maturità. Polpa color arancio, soda, più compatta e farinosa della lunga, con sapore più deciso.
La zucca lunga napoletana è detta anche ‘zucca piena di Napoli’. Appartiene alla specie Cucurbita moschata: è una specie macroterma, annuale, a rapida vegetazione e presenta il fusto erbaceo, lungo ed angoloso.
L’aglio nuovo viene raccolto in una fase giovane, normalmente nei mesi primaverili. … Tra le cultivar adatte a essere consumate fresche, a causa della sua modesta conservabilità, troviamo la Rosa primaticcia, coltivata più spesso nel sud Italia, è precoce e ha gli spicchi più piccoli rispetto all’aglio bianco comune.
Per patata novella o primaticcia, si intende una patata ottenuta dalla coltivazione di varietà precoci e precocissime, non giunte a maturazione completa. La buccia della patata novella è sottilissima e può essere asportata per sfregamento.
Il “Pomodorino del Piennolo del Vesuvio DOP” è uno dei prodotti più antichi e tipici dell’agricoltura campana. Le caratteristiche distintive, a livello tecnico-mercantile, del prodotto ammesso a tutela sono: allo stato fresco: frutti di forma ovale o leggermente pruniforme con apice appuntito e frequente costolatura della parte peduncolare, buccia spessa di colore rosso vermiglio, pezzatura non superiore a 25 g, polpa di consistenza elevata e di colore rosso, sapore vivace intenso e dolce-acidulo; conservato al piennolo: colore della buccia rosso scuro, polpa di buona consistenza di colore rosso, sapore intenso e vivace.
Susina di dimensioni piccole dalla forma ovoidale leggermente piriforme. Buccia è di colore giallo chiaro. La polpa è di colore giallo chiarissimo e succosa. Ha un profumo intenso, il gusto è dolce, richiama frutta esotica, il retrogusto è leggero e sa di mandorla amara.
I peperoncini verdi, ottimi consumati crudi per insaporire le insalate, sono una verdura estiva piccante ricca di proprietà. Contengono pochi carboidrati e sono ricchi di vitamine, sali minerali e fibre alimentari. Come accade spesso per altre verdure meno consumate però, il peperoncino verde apporta tanti benefici che non tutti conoscono: vediamo quali.
Il frutto è una drupa contenente il seme che rappresenta la parte edibile. Questo è composto da più del 50% di grassi, circa il 20% sono proteine e ha ben il 12% di fibra. Ottima fonte di numerosi minerali, tra cui spiccano calcio, magnesio e fosforo.
L’Azienda Agricola Rusciano è l’emblema del lavoro, dell’impegno e della passione da ben tre generazioni. Con circa 20 ettari di terra tra Caserta e Napoli, essa si occupa della coltivazione, della trasformazione e della vendita dei propri prodotti per garantire la qualità nel rispetto della natura e dei sapori autentici della tradizione. Qualità del prodotto, tracciabilità, sicurezza alimentare e prodotti a basso impatto ambientale rispecchiano gli obiettivi dell’azienda